Tra il 2012 e il 2023 in Italia hanno abbassato le saracinesche oltre 111 mila negozi e 24mila esercizi di commercio ambulante.
Questi sono i dati emersi dallo studio realizzato dall’Osservatorio sulla demografia d’impresa per la Confcommercio, condotto confrontando i numeri di 120 comuni italiani. La chiusura delle attività commerciali ha interessato soprattutto i centri storici, vedendo una riduzione delle botteghe tradizionali rispetto ai servizi.
Al contrario, in crescita il settore della ristorazione, dove comunque la chiusura di alberghi e ristoranti ha interessato maggiormente le aree periferiche rispetto al nucleo antico.
Nel Molise, nel periodo compreso tra il 2012e il 2023, i due capoluoghi di provincia hanno perso complessivamente 241 negozi.
A Campobasso 87 imprese in meno, di cui 35 nel centro storico e 52 nel resto della città.
In crescita nel borgo antico le attività come alberghi, bar e ristoranti: aperte infatti 10 imprese, anche se nelle restanti aree della città è avvenuta la chiusura di 7 tra alberghi e ristoranti.
Ad Isernia dal 2019 al 2023 23 imprese in meno, di cui 5 nel centro città.
In controtendenza rispetto al 2019, i numeri relativi ad alberghi, bar e ristoranti nella città pentra sono in calo: spariti 16 esercizi, di cui 3 nel centro storico.
In quest’analisi sui dati relativi all’ultimo decennio, con un confronto tra centro e periferia, difficile confidare in una crescita per il 2024, a causa del difficile quadro internazionale, dove i due conflitti bellici tuttora in corso continueranno ad avere conseguenze anche sulle economie dei paesi circostanti.