Nelle prime ore di oggi a Termoli, Lucera e San Giovanni Rotondo i militari della Compagnia di Termoli, con il supporto della Compagnia Carabinieri di Lucera, hanno dato esecuzione a 6 misure cautelari, emesse dal GIP del Tribunale di Larino a carico di cittadini italiani, responsabili a vario titolo dei reati di usura ed estorsione.
L’attività d’indagine trae origine dalla denuncia sporta lo scorso ottobre da un imprenditore termolese, il quale non riuscendo più a far fronte alle minacce ricevute si rivolgeva ai Carabinieri per chiedere aiuto. Nel 2016 l’imprenditore per far fronte ad impegni economici chiede un prestito ad un conoscente, originario della provincia di Foggia. Questi elargisce il prestito e lo chiede in restituzione con l’aggiunta di interessi, che la vittima verserà mensilmente fino al 2018, senza mai riuscire ad onorare il debito crescente e nella speranza di poter recuperare con la sua attività, si rivolge ad altri creditori ottenendo lo stesso trattamento. Sempre nel 2018 iniziano le prime minacce indirizzate alla sua persona ed ai familiari e il debito raddoppia, cosicché l’imprenditore provato e in forte crisi economica, si rivolge ad altri usurai, nel vano tentativo di fare fronte alle richieste di denaro sperando – invano – di riuscire ad uscire dalla spirale vorticosa ove si era inserito.
L’indagine, denominata “RADDOPPIO”, ha consentito di individuare a carico complessivamente di 7 persone, gravi indizi di colpevolezza in ordine alle attività usuraie, alle modalità di concessione dei prestiti, alla dimestichezza del calcolo dei tassi usurari nonché all’aggressività ostentata al recupero dei crediti usurai. All’operazione hanno preso parte circa 40 militari dell’Arma dei Comandi Provinciali di Campobasso e Foggia. L’operazione inoltre ha portato alla luce 28 proiettili e 58 cartucce da caccia, una pistola artigianalmente alterata ed effetti bancari per circa 30.000 euro.