Nonostante le polemiche e i richiami circa il patrocinio del comune di Campobasso, si allungano le adesioni per la manifestazione del pomeriggio del “Molise Pride”.
Le ultime sigle sono quella dell’ANPI Molise, che, con il suo vice-presidente regionale, Michele Petraroia, afferma che “chi si riconosce nella Carta Costituzionale sarà in piazza per unirsi ai tanti cittadini che rivendicano la libertà della propria scelta di orientamento sessuale senza che ciò ne determini discriminazioni”, del Partito Democratico che sottolinea come “la diversità è un valore e come tale va rispettato”, del Partito Comunista dei Lavoratori, che rivendica “la piena parità, dignità e libertà, oltre al riconoscimento delle unioni civili e di fatto, nella sua interezza, e della genitorialità tanto per i single quanto per le coppie omosessuali”, di Sinistra Italiana che “condanna gli atti intimidatori e le minacce indirizzate agli organizzatori” e della Consulta Femminile del Comune di Campobasso, che sottolinea come “dietro lo striscione della Consulta ci saranno fisicamente le mani, i cuori e le scelte non solo delle dome membri del recente organismo del Comune di Campobasso, ma idealmente sfileranno con le loro scelte, i cuori e le mani di ogni figlia, madre, sorella di questa Terra resiliente che va sempre più scoprendo e affermando la sua straordinarietà”.
Adesioni significative anche da parte di alcune singole figure istituzionali, come la consigliera regionale Micaela Fanelli.
Il Molise Pride prende il via da Piazza Cuoco, di fronte alla Stazione Ferroviaria, alle 16, per proseguire in corteo lungo via Veneto, Corso Mazzini, piazza Pepe,corso Vittorio Emanuele e Piazza della Repubblica.
