Domani e lunedì 30 ottobre, al Castello Angioino di Civitacampomarano, per merito del Comune e del Gal- Molise verso il 2000, si terrà l’evento di lancio di un progetto che vede il Comune che ha dato i natali a Vincenzo Cuoco impegnato a guardare al futuro, rispettando la sua identità storica, ma nel segno concreto dell’innovazione.
Si tratta di uno dei percorsi di rigenerazione culturale e sociale, che interessa i piccoli borghi italiani.
Domani, in un convegno specifico, si parlerà del Festival del recupero e della lotta allo spreco alimentare, mentre lunedì sarà la volta di un verpercorso indirizzato al recupero del cibo, attraverso una cucina appropriata al non spreco.
Un laboratorio con il coinvolgimento di produttori e chef e la proposta di due piatti del recupero.
L’evento, nella sua completezza, vuole dare significato alla consapevolezza dello status esistenziale odierno, che non solo non recupera, ma getta via, elimina produzioni che sarebbero utili ai fini del sostegno sociale e dell’economia dei territori.
Una iniziativa che vuole mostrare alle aziende, anche agricole, le soluzioni sostenibili per ricreare un ecosistema vivo e ricco di biodiversità, trasformando la filiera agroalimentare in risorsa per i borghi, anche attraverso la valorizzazione della società contadina, da sempre custode dei piatti della tradizione, piatti spesso assai creativi e preparati con il riutilizzo degli avanzi della cucina