Evidentemente il 38enne di Guardialfiera, che è stato tratto in arresto dal personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Termoli, era molto esperto della coltivazione della marijuana, visto lo stato di salute delle piantine ritrovate a casa sua.
L’idea è che abbia studiato su internet, visto anche gli strumenti rinvenuti e le attente indicazioni sulle modalità della coltivazione, perfettamente annotate, perfino circa gli orari delle innaffiature e le tecniche per essiccare ed estrarre l’olio naturale.
L’uomo viveva in uno stabile di tre piani, dove ben due erano adibiti alla coltivazione ed alla produzione, come si evince dal rinvenimento dalle lampade ultraviolette, dei sistemi di ventilazione e dalle serre utilizzate con perizia per far crescere rigogliose le piante.Un percorso che mostra come ci sia una sorta di evoluzione nella gestione di questa droga particolare, per la quale sono tanti i cittadini che si richiamano alla scelta di legalizzarla.
Comunque l’elenco del sequestro, in questo preciso caso, si può stimare in 14 vasi con piante di marijuana, numerosi contenitori con foglie ed inflorescenze essiccate, pasta di marijuana e varie attrezzature per essiccazione, confezionamento e pesatura, ma anche armi da taglio e varie cartucce detenute illegalmente.
Applicata, dopo il processo per direttissima presso il Tribunale di Larino, la misura dell’obbligo di dimora nel Comune di Guardialfiera.