A Larino il pregiudicato termolese si avvale della facoltà di non rispondere

Rimane agli arresti domiciliari il pregiudicato termolese di 42 anni indagato nell’operazione antiriciclaggio e traffico di cocaina nella periferia della Capitale. L’uomo, in Tribunale a Larino, non ha risposto alle domande del giudice Federico Scioli, si è infatti avvalso della facoltà di non rispondere.

Secondo l’accusa, a Roma, una stretta collaborazione illegale si era rafforzata fra 2 gruppi criminali del posto, specializzati nello spaccio di droga, e un’organizzazione cinese dedita al riciclaggio di denaro sporco.