Sono a rischio i 55 milioni di euro destinati al Molise in base al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: questo è quanto emerso nel corso dell’audizione che si è svolta nella sede del Consiglio Regionale: argomento della riunione tra esponenti politici e sindacati, le proposte legislative approvate dalla Giunta che riguardano il Documento di economia e finanza, ma anche la legge di stabilità e il bilancio di previsione.
Secondo quanto emerso nel corso del tavolo, le risorse economiche regionali sarebbero esigue, e resta quindi fondamentale l’appoggio alle risorse statali e ai fondi europei. Tuttavia, in mancanza di una riprogrammazione ed attuazione dei fondi PNRR entro quest’anno, il rischio è di vedere una revoca, parziale o totale, del finanziamento da parte del Governo.
Nel corso del tavolo sono intervenuti anche i rappresentanti regionali dei sindacati, che non condividono i ritardi nella riprogrammazione delle risorse economiche, che potrebbero essere impiegate quanto prima in progetti a beneficio del territorio. Il tutto, hanno spiegato i sindacalisti CGIL e UIL, con riferimento non solo alle risorse del PNRR ma anche a quelle del fondo di sviluppo e coesione e di quello europeo per lo sviluppo regionale.
“Queste audizioni rischiano di avere poca efficacia se non si struttura un metodo di confronto costante prima di assumere decisioni” ha commentato in una nota il segretario CGIL Paolo De Socio – “è impossibile far pagare a lavoratrici e lavoratori molisani il peso di una tassazione regionale elevatissima senza che ci siano infrastrutture e servizi adeguati”.
Intanto la maggioranza di centro – destra, in particolare l’assessore al bilancio Gianluca Cefaratti, assicura il massimo impegno verso la riprogrammazione delle risorse, con l’obiettivo di spendere e rendicontare i 55 milioni entro la fine del 2025. Intanto, ha ricordato, nel documento del bilancio regionale è stata già prevista una somma complessiva di 110 milioni di euro.