In questi giorni la violenza di genere è il tema al centro del dibattito nell’ambito delle istituzioni locali e nazionali, ma anche tra i cittadini che commentano gli ultimi dati relativi al grave fenomeno sociale.
Diventa sempre più urgente rieducare le nuove generazioni ai valori, al rispetto e alla comunicazione, ma anche analizzare il rapporto tra i giovani che si rendono responsabili dei crimini contro il genere femminile e il proprio rapporto con la famiglia.
In questo delicato contesto si collocano le misure messe in campo dalle istituzioni nazionali per contrastare gli atti di violenza compiuti contro fidanzate, conviventi, mogli o amiche.
La deputata molisana di Fratelli d’Italia Elisabetta Lancellotta durante l’ultima Commissione per gli Affari Sociali a Roma ha presentato un’interrogazione a risposta immediata al vice Ministro per le Politiche Sociali Maria Teresa Bellucci ritornando al gravissimo caso di cronaca avvenuto qualche mese fa a Caivano, in Campania. A Caivano, come in molte altre realtà italiane, per contrastare i reati legati alla violenza di genere e non solo, l’unica soluzione sembra essere quella di intervenire su più fronti, partendo da una rieducazione dei giovani attraverso attività formative e sportive, ma anche riqualificando le aree urbane degradate che diventano teatro di crimini di vario genere. A questo proposito l’onorevole Lancellotta ricorda che il il 15 novembre è partito il Decreto Caivano, che mette in campo misure proprio in merito alla riqualificazione delle aree urbane e delle strutture scolastiche al loro interno.
“Sono soddisfatta della risposta alla mia interrogazione – afferma la deputata – in virtù del fatto che lo Stato è risultato presente sul territorio, fin da subito, con azioni concrete tese sia alla repressione della criminalità minorile sia alla diminutio della povertà educativa, investendo in ambito scolastico e sportivo.”