Senza dubbio è stato emozionante ascoltare le voci degli alunni del plesso scolastico di via Po dell’Istituto Comprensivo “Achille Pace” di Termoli, che hanno letto le poesie di Peppino Impastato, il poeta ed attivista politico di Democrazia Proletaria, che nelle sue trasmissioni radiofoniche si era inimicato i notabili mafiosi di Cinisi, il suo paese, i quali,colpiti dalla sfrontatezza di questo giovane ribelle, avevano, ad un certo punto, decretato la sua morte, cosa che avvenne nella notte tra l’8 e 9 maggio del 1978.
I giovanissimi studenti sono stati i protagonisti assoluti della giornata, onorando quello che in concreto è il momento del Paese che vuole ricordare le vittime innocenti delle mafie e lo hanno voluto fare con la posa di una panchina, nei pressi della loro scuola, che richiama intensamente il volto del giovane attivista siciliano, che, nato in una famiglia con forti legami mafiosi, ha trovato il modo e la maniera di ribellarsi, passando alla Storia con l’esempio e la riconquista di una dignità familiare spazzata via da certe collusioni con il mondo della delinquenza organizzata, cosa certificata dalsuo stesso padre, Luigi, noto come uno dei mafiosi della zona.
I giovani studenti hanno anche marciato procedendo lungo i famosi “cento passi”, che erano quelli che hanno dato il nome al bellissimo film di Marco Tullio Giordana, imperniato sulle vicende di vita e di morte di Peppino Impastato, cento passi che separavano casa sua ed anche la sede di Radio Aut, l’emittente libera da cui partivano le sue denunce pubbliche e casa di Gaetano Badalamenti, il boss che è stato ispiratore e mandante dell’assassinio di Peppino.