L’acqua salmastra continua ad affondare il quartiere termolese di Rio Vivo nelle vicinanze della foce del Biferno; i terreni seminati sono stati inondati e l’area a sud della città paga ancora una volta gli effetti delle mareggiate.
Un disagio che si ripete ad ogni invernata poichè non è mai stata programmata la messa in sicurezza degli argini di Biferno e Cigno che si ingrossano con le precipitazioni piovose, per la presenza di una sola scogliera in mare e la vicinanza delle abitazioni all’Adriatico.
A Rio Vivo Marinelle sembra non esistono interventi previsti a difesa della spiaggia dalle esondazioni d’acqua. Un quartiere che appare agli occhi dei residenti abbandonato a se stesso nei periodi di maltempo.
A pagarne le conseguenze, oltre che le famiglie e le attività imprenditoriali del posto, l’aspetto turistico in generale della località sul mare più importante della regione.
L’amministrazione comunale a Palazzo Sant’Antonio a più riprese ha chiamato in causa le istituzioni superiori per risolvere la delicata questione di petto. Finora però i risultati sono stati insufficienti nonostante le mareggiate continuano a colpire un’area esposta alle inondazioni e alle calamità idrogeologiche.