A San Salvo Marina, la discussione riguardo alla “particella 18” – un terreno di due ettari situato a pochi passi dal mare – ha suscitato forti reazioni da parte di diverse associazioni ambientaliste e della comunità.
Il terreno, che si trova nell’area fronte mare della città, è stato incluso nel piano delle alienazioni dei beni immobili per il triennio 2025-2027, con l’intento da parte dell’amministrazione comunale di venderlo.
La proposta di vendita, infatti, è accompagnata da una variante semplificata al piano regolatore che consentirebbe la costruzione di uno o più grattacieli di oltre 20 piani.
L’idea ha sollevato un coro di proteste, tra cui quelle del Comitato civico ambientalista, del Gruppo fratino del Vastese e della Stazione ornitologica abruzzese. Le organizzazioni chiedono che l’amministrazione ritiri la proposta di vendita e, al contrario, suggeriscono di trasformare l’area in un grande parco pubblico.
La “particella 18” si trova nelle vicinanze del Biotopo Costiero, un’area di interesse comunitario e di una delle aree più protette lungo la Costa dei Trabocchi, dove sono presenti ben sette riserve naturali.
Per le associazioni, si tratterebbe di una proposta che favorirebbe un tipo di sviluppo edilizio votato alla speculazione, con edifici destinati ad essere abitati solo per pochi mesi all’anno, mentre l’area meriterebbe una valorizzazione orientata verso il rispetto dell’ambiente e delle risorse naturali.
Da parte sua, l’amministrazione comunale è ferma nel voler procedere con la vendita del terreno e portare avanti l’idea proposta.
Bisogna attendere, dunque, di capire se San Salvo Marina sarà segnato da un grattacielo simile a quelli delle grandi metropoli internazionali, o se, al contrario, sarà l’idea di un parco verde a prevalere, per una visione di turismo sostenibile e rispettoso dell’ambiente.