Ad Agnone lo sciopero del panettone per riflettere sulle guerre in corso

Le festività natalizie dovrebbero rappresentare un periodo di pace, dove prevalgono i valori della famiglia, dell’amicizia e della condivisione. Invece, mentre molte persone in questi giorni siedono a tavola con cibo in abbondanza a disposizione e circondati dalla buona compagnia, ci sono parti del mondo dove dilaga la violenza e il cibo scarseggia. Per riflettere in particolare sulla povertà delle popolazioni colpite dalle guerre in corso, sul territorio molisano i componenti dell’Università delle Generazioni, un’associazione culturale nata ad Agnone nel 1993, hanno organizzato lo sciopero del panettone. Una protesta simbolica e naturalmente pacifica che consiste nell’astensione dal consumo di dolci e prelibatezze tipiche della tradizione natalizia, per trasformare le festività in un momento di recupero dei valori, e non soltanto in una corsa alle abbuffate e agli acquisti.
“Il nostro consumismo – spiega il fondatore dell’associazione Domenico Lanciano, motivando l’organizzazione dell’iniziativa e facendo riferimento allo stile dei vita nella società occidentale – spesso favorisce ingiustizie globali e conflitti, aggravando le disuguaglianze e alimentando una corsa agli armamenti che non promette altro che nuove guerre”.
Attualmente, nel panorama mondiale, i conflitti in corso sarebbero ben 56, secondo gli ultimi dati registrati dall’Indice di Pace Mondiale. Oltre ai confllitti bellici maggiormente noti all’opinione pubblica per via del loro impatto mediatico e del loro impatto sul panorama politico ed economico internazionale, sono molte anche le guerre minori non riportate dai notiziari, ma che hanno conseguenze altrettanto devastanti sulle popolazioni civili dei territori interessati.