Tre giornate di manifestazioni ad Isernia per la storica Fiera delle Cipolle. Nel programma di questa edizione l’Accademia della Cucina ha promosso nel tardo pomeriggio nelle sale del Municipio, a Palazzo San Francesco, un confronto con lo storico locale Mauro Gioielli e il docente universitario Sebastiano Delfine.
In serata, invece, il Premio Nuvoletti attribuito all’esperta Emilia Vitullo per aver contribuito alla conoscenza della buona tavola tradizionale. Quest’anno laboratori, concorsi gastronomici e degustazioni da non perdere proseguiranno anche nella giornata di domenica in piazza Andrea d’Isernia.
Fin dal medioevo ad Isernia si sono svolte fiere importanti. Quella proprio più caratteristica è legata alla ricorrenza dei santi Pietro e Paolo, ossia la Fiera delle cipolle, che ne è stata per secoli la vera protagonista della città e, in misura minore, lo è ancora.
Al mercato vi accorrono ad offrire i loro ortaggi i contadini non solo del capoluogo, ma anche da Venafro e di altri paesi vicini. Nell’area attorno ad Isernia vengono adibiti alla coltura delle cipolle circa 50 ettari e la produzione totale può arrivare a 4 mila quintali. La varietà più coltivata è chiamata rossa, ma sono esposte e vendute anche quella bianca e piatta e l’aglio.