La polizia finanziaria di Isernia ha sequestrato una somma di circa 1 milione 500 mila euro ad una società con sede legale a Campobasso, che negli anni ha raggiunto un debito erariale di oltre 16 milioni di euro.
Il suo amministratore aveva svuotato le casse societarie trasferendo il denaro su un altro conto corrente, intestato ad una nuova società creata per lo scopo.
Le risorse erano poi trasferite ad una terza azienda, attualmente operativa. Con questo sistema il responsabile era riuscito a non pagare i tributi allo Stato.
Il Tribunale di Campobasso ha quindi stabilito la confisca delle risorse economiche riconducibili alla società e al suo amministratore.
Attualmente sono indagate quattro persone per sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, riciclaggio e auto riciclaggio.
“L’attività svolta è espressione della costante attenzione – scrive il Procuratore della Repubblica al Tribunale di Campobasso Nicola D’Angelo – da parte delle Forze dell’Ordine e della Magistratura per la tutela dell’economia legale e degli intessi erariali, giacché simili fenomeni causano un notevole danno sociale in quanto sottraggono risorse patrimoniali destinate ad assicurare servizi pubblici alla collettività”.