Affiorano dubbi e timori sulla piena ripresa produttiva tra i lavoratori della Stellantis di Termoli

Sono molti i dubbi che assillano, in questi giorni, i dipendenti della ex Fiat di Termoli, la Stellantis, che sembra procurare loro un futuro non propriamente chiaro e percepito difficile e complesso.

Il mese di settembre, quello della ripresa, si presenta con il macigno della scadenza, il giorno 23,  dei “contratti di solidarietà”, sottoscritti nel gennaio dello scorso anno,  e che riguardano 1600 lavoratori.

La loro attivazione fu decisa per il percorso della riconversione dello stabilimento, con la centralità, programmata da FCA, della produzione del motore ibrido, il GSE.

Comunque, nonostante le premesse ben augurali espresse tempo fa, circa la realizzazione programmatica di un’altra sede della Gigafactory europea del Gruppo, scaturito dalla fusione delle due grandi aziende automobilistiche, FCA e PSA, ci saranno variazioni del programma proprio nello stabilimento termolese.

La stessa produzione troverebbe difficoltà al pieno regime, anche a causa della decisione di posticipare l’uscita sul mercato dell’Alfa Romeo Tonale, con un ovvio riscontro sulle lavorazioni, visto che il  propulsore GSE Ibrido è previsto da montare sul C-SUV dell’Alfa, oltre che sulle Fiat Tipo, sulla 500X, la Jeep Renegade e Compass.

Tutte le autovetture, infatti, dovrebbero disporre della versione del propulsore prodotto a Termoli, una situazione che crea grosse attese, con i delegati sindacali che già pensano ad un incontro con i vertici aziendali per conoscere e comprendere le prossime mosse e strategie.

Anche i tempi per la produzione delle batterie  sembrano lunghi e non circostanziati, anche perché il debutto dovrebbe essere posizionato soltanto tra alcuni anni, appunto tra il 2024 e 2025.

Necessario anche comprendere alcune risultanze non meno importanti, come la questione dei motori e dei cambi, che formano oggi la base produttiva dello stabilimento termolese e le varie vicende legate agli utilizzi degli incentivi alle dimissioni ed ai periodi della cassa integrazione, come quella già annunciata dal 13 al 26 settembre per  l’area dei cambi C-520 e M40.

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