Le gravi criticità che attanagliano l’agricoltura regionale non riguardano solo i vigneti, flagellati dalla peronospora, ma anche altri comparti di punta dell’agricoltura regionale, spaziando dai cereali all’olivicoltura sino alla zootecnia. Per questo Coldiretti Molise, già nei primi giorni del mese di giugno, ha richiesto alla Regione di attivarsi per ottenere il riconoscimento dello stato di calamità naturale oltre che altri provvedimenti “urgenti e straordinari”.
La pesante emergenza causata dal clima dei mesi scorsi, siccità prima e forti e ripetute piogge poi, è rimarcata dal Presidente regionale Coldiretti Molise, Claudio Papa, in una missiva inviata al Governatore della Regione, Francesco Roberti.
Una situazione che sta mettendo in ginocchio la gran parte delle aziende e che per questo necessita del rapido riconoscimento della dichiarazione di stato di calamità.
Nel mondo cerealicolo, le prime stime parlano di perdite produttive di oltre il 30% per il grano, ma con punte che arrivano al 50%, tra l’altro con prezzi riconosciuti agli agricoltori in picchiata rispetto allo scorso anno
Nell’olivicoltura, poi, altra criticità. Si potrebbe arrivare, a causa delle condizioni climatiche, a raccogliere oltre il 50% di olive in meno rispetto ad un’annata standard.
Ed ancora, nel comparto zootecnico, sempre per via del clima, è andato compromesso il 50% del foraggio per alimentare gli animali nelle stalle ed ora il rischio maggiore è dato da un ulteriore aumento del costo dei mangimi
Per Coldiretti Molise, dunque, occorre supportare urgentemente un settore centrale per l’intera economia regionale. Subito appositi tavoli di crisi per i vari comparti.