Gli autisti della ditta ATM pronti di nuovo alla lotta lunedi mattina a Campobasso, dinanzi la sede del consiglio regionale, nei confronti di quella politica che sta tollerando il comportamento dell’impresa di trasporti che da decenni disattende i diritti dei dipendenti, contravvenendo agli obblighi previsti dal Contratto Nazionale di lavoro. Le promesse di interventi lasciano il tempo che trovano.
Le ultime amministrazioni regionali si sono insediate ereditando una problematica ostica. Ad oggi restano da un lato i lavoratori più intraprendenti che solo rivolgendosi mensilmente in Tribunale riescono a farsi accreditare lo stipendio e gli altri, quelli che invece devono sottostare ai ricatti aziendali. Ma la questione stipendi è solo l’apice di una serie di violazioni delle autolinee ATM più volte oggetto di denunce inoltrate alla Prefettura, Questura ed Ente Regione.
Dopo domani gli autisti e le sigle sindacali del trasporto pubblico torneranno a presidiare il palazzo di via IV Novembre. Lo scopo è quello di indurre il Governo ad assumere con la revoca della concessione alla società ATM, l’unico provvedimento in grado di risolvere la penosa situazione.