Il Teatro Savoia di Campobasso ha ospitato il 982esimo concerto organizzato negli anni dall’Associazione Amici della Musica Walter De Angelis.
Ad esibirsdi con il suo pianoforte è toccato al Maestro Massimo Bucci, molisano doc, che è stato allievo del grande jazzista Enrico Pieranunzi, con il quale ha conseguito il diploma, a pieni voti e con lode, presso il Conservatorio di Frosinone.
Una carriera colma di soddisfazioni per il pianista che ha scelto di rappresentare soprattutto la musica jazz e che ha continuato nel tempo a proporre, attraverso concerti e presenze artistiche, tutta una serie di interventi culturali, ripresi anche da contesti musicali differenti, come il rock e le grandi atmosfere americane create dal genio di George Gerswhin.
Nel concerto del Savoia, Massimo Bucci, ha proposto alcuni brani di Keith Emerson, tratti da Tarkus, un lavoro del 1971 importante e innovativo del famosissimo trio britannico composto dallo stesso Emerson, alle tastiere, da Greg Lake alle chitarre e Carl Palmer alle percussioni.
Bucci ha inoltre proposto 12 Song scritte da George Gerswhin dal 1924 al 1930, alcune melodie sicuramente interessanti da parte del degnamente celebrato autore della Rapsodia in Blue e delle musiche di commedie musicali molto in voga a Broadway e che lo hanno fatto conoscere n ogni parte del mondo.
12 canzoni dove si ritrova il gusto per la modernità, basandosi sulle tessiture dello swing e del blues.
A dividere le due proposte il pianista ha deciso di offrire al pubblico attento e partecipe alcune sue composizioni originali.
Si è trattato di quattro momenti in cui ha potuto esprimere le influenze del virtuosismo di Emerson,, oltre alle melodie , spesso leggere e delicate di partiture di chiara marcatura poetica, per concludere con dei frammenti del preludio in re maggiore del primo volume del Clavicembalo ben temperato di johann Sebastian Bach, frammenti che si alternano all’interno di una scrittura jazzistica dal sapore latino.