La visita della Ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, merita una qualche riflessione in più su quello che rappresenta la presenza di un membro del Governo centrale nel Molise, una terra difficile, dove i problemi e le criticità sono all’ordine del giorno e le soluzioni sempre lontane.
La Ministra arriva a Campobasso per partecipare, come sta facendo anche nel resto d’Italia, al tavolo tecnico, con varie rappresentanze istituzionali, sulle linee guida di ripartenza, da settembre, del nuovo anno scolastico.
Possiamo dire poco dell’incontro avuto, il nostro ruolo di informare si è purtroppo interrotto a causa di una pessima organizzazione della conferenza stampa, con la ministra che, in tre minuti esatti, ha risposto ad un paio di domande, prima di girare le spalle ed andare via, lasciando i giornalisti attoniti e sgomenti, facendoci sapere che nel Molise ha trovato dati positivi e che tutto va per il meglio.
Non abbiamo potuto perciò fare domande magari più appropriate, su come risolvere ad esempio i problemi del personale, le strutture, i trasporti per gli studenti, le modalità per le lezioni e tanto altro ancora.
Per fortuna sappiamo che in chiusura della visita ha incontrato due dirigenti scolastici, Agata Antonelli dell’Istituto Montini di Campobasso e Maria Rosaria Vecchiarelli dell’Istituto “Molise Altissimo” di Carovilli, due realtà scolastiche diverse, la prima con carenze di spazi didattici a fronte di una numerosa popolazione scolastica e la seconda con disponibilità strutturali che faticano a trovare una presenza costante, a causa dello spopolamento delle zone periferiche.
Le due Dirigenti hanno potuto esprimere le loro opinioni e mostrare, soprattutto, la valenza dell’impegno di tutte le parti della scuola, in un territorio che ha bisogno di tanta attenzione e non di risposte parziali e perfino banali da parte di chi dovrebbe lavorare per rilanciare percorsi formativi utili alla crescita culturale della società.
