L’incontro all’Istituto Neuromed di Pozzilli è di quelli sicuramente importanti, perché è riuscito a mettere al centro una delle patologie rare che affliggono numerose persone nel mondo e tanti danni portano nei loro nuclei familiari, con enormi riscontri critici sul piano sociale.
E’ questa la malattia rara, che porta il nome di Huntington e che procede attraverso una progressiva condizione genetica neurovegetativa da riscontri difficili quali la coordinazione dei movimenti e il chiaro risultato di un declino neurologico.
La malattia, come recitano molti testi, è una malattia genetica neurodegenerativa che colpisce la coordinazione muscolare e porta ad un declino cognitivo e a problemi psichiatrici.
Esordisce tipicamente durante la mezza età; è la più frequente malattia a causa genetica nei quadri clinici neurologici con movimenti involontari anomali.
L’ Istituto Neuromed, da sempre impegnato nel percorso di sostegno e di studio delle malattie rare, mette a disposizione le proprie competenze ed i propri ricercatori, appoggiando di fatto quelle associazioni, come la Huntington Onlus, che da anni si battono per trovare soluzioni scientifiche e cliniche per rallentare almeno gli effetti del declino neurovegetativo.
Un atto concreto, intanto, è quello che alcuni ricercatori dell’Istituto di Ricerca Neuromed saranno, dal 5 luglio, impegnati in Colombia per studiare la malattia, in approfondimento complessivo con un gruppo di malati e con i loro familiari.