Altre tre ordinanze del Presidente Toma nel periodo del virus per ribadire le linee guida sulla sicurezza

Sono tre le nuove Ordinanze, firmate dal Presidente Donato Toma, riguardanti alcune ulteriori misure per la prevenzione e la gestione del momento attuale, derivante dal Covid.

Nello specifico la numero 33, in integrazione di altra Ordinanza, la numero 13 del 2 Aprile 2020, si occupa degli indirizzi operativi per la gestione dei rifiuti urbani e per il sistema impiantistico.

Si fa obbligo ai “titolari delle attività economiche e produttive, comprese quelle commerciali e dei servizi, di posizionare, in prossimità delle uscite – dei loro negozi, magazzini, stabilimenti – contenitori dedicati alla raccolta dei rifiuti”, rifiuti, soprattutto quelli speciali di risulta protettiva come mascherine e guanti, sistemati all’interno di due sacchetti, uno dentro l’altro, ben sigillati.

La numero 32, invece, aggiorna le linee guida per la riapertura delle attività economiche e produttive, tornando a sottolineare le adozioni già previste in precedenti documenti ed estendendo il tutto anche alle attività non espressamente contemplate precedentemente.

L’ultima, la numero 35, entra in merito all’attività di medicina legale, mettendo in campo ulteriori linee guida per il suo svolgimento.

Il richiamo è ad altre Ordinanze, nello specifico alla numero 30 del 15 maggio, con la quale furono applicate le linee per le attività di assistenza sanitaria e socio-sanitaria, erogate dalle strutture pubbliche e private nell’intero territorio regionale.

In effetti nei documenti si rende ancora operativi e rispettosi delle norme i comportamenti delle persone, che a vario titolo occupano i rispettivi ruoli nei settori e comparti dell’ attività economiche, produttive e della tutela della salute, oltre che nei meccanismi delle gestioni ambientali.

Il segno della lettura è una sorta di richiamo ufficilale complessivo a non lasciarsi travolgere da un senso di liberazione, che ancora non è percorribile.

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