Non è la prima volta che intervengono sulla vicenda, i quattro consiglieri di minoranza del Comune di Petacciato, una vicenda che riguardava e riguarda la nomina del loro Sindaco, Roberto Di Pardo, a Presidente del Cosib, il Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Valle del Biferno.
Lo avevano scritto e notificato, nel novembre del 2020, ai membri del Consorzio, sottolineando l’esistenza di una incompatibilità giuridica tra il ruolo di sindaco di uno dei Comuni che ne fanno parte e quello di Presidente.
Niente da fare, nonostante avessero fatto presente al Sindaco circa l’opportunità di scegliere e sostenere un candidato esterno al Consiglio Comunale per indicare, in qualche modo, la legittimità di un futuro per le imprese supportate dal Cosib, evitando una successiva figuraccia.
Nessun ascolto da parte del Sindaco Di Pardo, che ha spinto a che gli fosse riconosciuta la prestigiosa carica, che oggi è assolutamente contestata, non solo dai consiglieri di minoranza, ma anche dall’Anac, che è l’Autorità Nazionale Anticorruzione, una realtà attenta alle vicende più spiacevoli che soprattutto segnalano i casi italiani, dove si intravedono possibili commistioni tra mondo politico e il mondo dei reati ed appunto delle corruzioni.
L’Anac ha di fatto prodotto un parere dove si afferma la non conferibilità dell’incarico di presidente del cosib al sindaco di Petacciato, Roberto Di Pardo.
La figuraccia ha dunque trovato il suo compimento e fatto parlare, in queste ore, tanti cittadini e gli stessi consiglieri di minoranza di “troppa superbia e troppa ingordigia”, termini forti e pesanti, che mostrano la piena contrarietà per qualcosa che si doveva evitare e che è stata volutamente e totalmente ignorata.