La nuova Direzione aziendale del Gruppo Enel ha, a parere delle Organizzazioni Sindacali di Categoria di CGIL, CISL e Uil, concretizzato alcune proposte, indirizzate a focalizzare tutta l’attenzione a reperire profitti finanziari.
Una situazione che si va sposando con la visione di portare all’esterno alcune attività elettriche, distintive ed esclusive, come le manovre di esercizio, consegnandole ad imprese appaltatrici con possibili rischi di ricadute sulla sicurezza del lavoro, attraverso un aumento degli incidenti da elettrocuzione.
Tutto volendo anche modificare l’orario di lavoro per i soggetti operativi, introducendo un doppio turno fino alle 20 ore ed il sabato lavorativo, senza un adeguato piano di assunzioni e con un organico a disposizione, già in sofferenza per i troppi carichi di lavoro e per una turnazione della reperibilità che non rispetta le norme e il dettato contrattuale.
La scelta è anche indirizzata a ridurre in maniera rilevante lo Smart Working, andando a peggiorare i tempi di vita di migliaia di lavoratrici e lavoratori.
Sono queste le ragioni dello sciopero nazionale di 8 ore e del calendario di fermo delle Centrali di produzione termica , calendario che si svilupperà , con turni che garantiscono la fornitura del servizio a tutta la popolazione, da oggi e fino al 22 marzo.
Anche i lavoratori molisani hanno aderito allo sciopero, organizzando un presidio, davanti la sede della Prefettura di Campobasso.