Un disagio costante, con punti di ritardo incredibili, linee ferroviarie e strade vetuste e sempre più dissestate, pericoli ovunque e tanto silenzio da parte del Governo Conte, che sembra insensibile a voler risolvere i problemi dell’intero comparto dei trasporti in Italia.
Per questo e per tante altre ragioni, le organizzazioni sindacali di CGIL, CISL e UIL, affiancata da moltissime altre sigle, hanno deciso di chiamare i lavoratori ad uno sciopero nazionale in tutti i settori del trasporti, tranne in quello aereo, per il quale l’astensione dal lavoro è prevista per dopodomani 26 luglio.
La previsione dei Sindacati è che la necessità di chiedere una giusta attenzione ai loro numerosi problemi insoluti, spinge gli addetti ad aderire allo sciopero, che, pur se li colpirà nelle già ridotte economie, servirà a ridare loro fiducia e, soprattutto, ad indicare alle istituzioni nazionali di dover ascoltare chi rappresenta i loro diritti e chi dovrebbe immediatamente attivare almeno l’ascolto e dunque procedere alla convocazione di tutte le sigle sindacali.