Lamentano il rischio, realistico ed imminente, di un vuoto di organico entro il 2021, oltre che una lunga sequenzadi attacchi alla loro dignità, i dipendenti del comparto della giustizia in Italia, un settore che ha preteso di affrontare i problemi già nel 2017, attraverso un accordo che scade nella giornata di oggi.
Ed è proprio in questa data che i lavoratori dell’amministrazione Giudiziaria anche del Molise, nelle sedi dei Tribunali di Campobasso, Isernia e Larino, hanno deciso, oggi, di scioperare, astenendosi da ogni impegno lavorativo.
Tutto perché loro sono, tra tutti i dipendenti pubblici, quelli che guadagnano meno.
Al centro della protesta, infatti c’è la mancata valorizzazione del personale “anziano”, quasi sempre demotivato e pagato meno di ogni altro dipendente della pubblica amministrazione.
“Le richieste”- affermano, entrando tecnicamente nelle ragioni dello sciopero – “sono le stesse che avevano ottenuto la condivisione e sulle quali erano state fornite garanzie, soprattutto su l’integrale scorrimento delle graduatorie per i funzionari, il passaggio degli ausiliari in seconda area, il passaggio dei giuridici all’interno dell’area, bandi per informatici, contabili e linguisti, sblocco della mobilità, ferma da anni, posizioni organizzative per i lavoratori di terza area”.
Intanto i sindacati della categoria del Pubblico impiego di CGIL, CISL e UIL sottolineano come “In ballo ci sono i sacrosanti diritti dei lavoratori e la funzionalità di uno dei settori più importanti dello Stato”.