Non cerca una sorta di percorso celebrativo, la Giornata Mondiale dell’Ambiente, perché in effetti non c’è nulla da celebrare, se non aprire, ovunque, un serio esame collettivo di coscienza, per comprendere gli immensi sbagli commessi contro la Natura e cercare un rimedio, oggi assolutamente vitale e necessario.
Una riflessione che deve avvenire in tutti i territori e che deve servire magari, come afferma il Presidente Donato Toma, a “riequilibrare quel rapporto uomo-ambiente, alterato da comportamenti scorretti che, giorno dopo giorno, hanno ferito la Natura e compromesso gravemente l’ecosistema e la biodiversità”.
Devono essere messi in atto processi adeguati, che possano favorire lo sviluppo, mantenendo fermi tutti i presupposti di sostenibilità ambientale e dunque nel segno di nuovi e più adeguati sostegni culturali.
Arriva nella Giornata anche la riflessione puntuale di Legambiente Molise, che chiede proprio alla Regione di cambiare passo, anche attraverso una base di discussione sui tempi appunto dello sviluppo sostenibile, temi che tengano conto dell’economia circolare, del capitale naturale, di risorse idriche, mobilità, banda larga, aree interne, agricoltura.
Intanto ha presentato il documento “Molise 2030: basi di ripartenza post Covid-19”, in cui “si affronta e illustra in 6 punti quali potrebbero essere alcune basi da cui ripartire per programmare e progettare interventi in grado di sostenere la svolta sostenibile che potrebbe far bene alla nostra Regione, chiedendo alla politica il coraggio di abbandonare le vecchie idee di sviluppo e la forza giusta per proiettare l’intero territorio in un futuro che per troppo tempo si è aspettato”.