Non smettono le iniziative e le mobilitazioni, gli aderenti il Comitato Referendario e il Coordinamento “No Tunnel” di Termoli, che presentano moltissime osservazioni in relazione alla variante di piano regolatore connessa al progetto del tunnel e dello sbancamento del Piano di Sant’Antonio.
Nelle ultime ore alle osservazioni già ufficialmente depositate in Comune se ne sono aggiunte altre,che in effetti sono importanti e fondamentali per la discussione collettiva che sta interessando la quasi totalità dei cittadini termolesi.
Le ultime note riguardano, infatti, prevalentemente la difesa dei diritti ed interessi di chi risiede nelle zone interessate dal progetto e che, secondo il Comitato e il Coordinamento, saranno dei luoghi stravolti dalla “riqualificazione”.
Riguardano, in effetti, le osservazioni dei proprietari delle case, degli abitanti ed esercenti del Paese Vecchio, gli abitanti ed esercenti di via Mario Milano e quelle dei Commercianti del Centro.
Vertono tutte, come viene riportanto in uno specifico documento, “sul grave rischio di danni strutturali ai fabbricati lungo tutto il percorso del tunnel, sui pesanti disagi e sul rischio di isolamento del Paese Vecchio per tutta la durata dei lavori, sull’aumento dell’inquinamento da traffico in Via Mario Milano e sul generale peggioramento della mobilità nel centro di Termoli, sulla polarizzazione commerciale verso il complesso polifunzionale,che svuoterà ulteriormente di esercizi commerciali le altre aree del centro”.
Intanto i cittadini di Termoli, coinvolti nel percorso di critica, affermano, con chiarezza, che a loro parere al palazzo di città non ci si vuol rendere conto di star lavorando contro ogni interesse della popolazione.