Allevatori e contadini tornano a chiedere alla politica un impegno maggiore sul fronte del contrasto all’invasione sempre più aggressiva di cinghiali e adesso anche di lupi per poter continuare ad operare nelle campagne delle due province.
Le problematiche dei danni subiti a causa del passaggio della fauna selvatica non accennano a calare. Il Molise è stretto in una morsa e le denunce degli imprenditori locali e degli automobilisti che incappano in violenti incidenti della strada aumentano di giorno in giorno. I danni subìti dagli animali selvatici che scorazzano in lungo e largo tra i boschi stanno mettendo in crisi l’agricoltura e la pastorizia, tanto che diverse aziende, ormai impossibilitate a sostenere le perdite accumulate negli ultimi tempi, stanno chiudendo. A farne le spese soprattutto le colture di frutta, farinacei e ortaggi ma anche di greggi attaccate mortalmente da branchi di lupi.
Quando poi viene uccisa una capra o una pecora – spiegano gli allevatori – cala e di molto nel resto del gregge per stress la produzione di latte e le femmine gravide abortiscono. Altro aspetto, infine è quello del risarcimento danni per il quale contadini e pastori molisani da oltre 5 anni hanno presentato domanda negli uffici della Regione, ma che ad oggi non ha sortito alcun effetto.