Sembrava, nel corso del tempo, si fossero trovati accordi e intenti comuni per intervenire adeguatamente sui problemi ambientali relativi alla Piana di Venafro.
Le proposte, soprattutto delle Mamme per la Salute e l’Ambiente, venivano accettate dall’Amministrazione comunale di Venafro, dando così vita allo Studio epidemiologico sul territorio della Piana di Venafro e l’affidamento al CNR d Pisa.
Un percorso che ha portato, comunque, solo qualche giorno fa, una riunione tra il Sindaco Ricci, l’Assessore Ottaviano e la rappresentanza delle Mamme Per la Salute e l’Ambiente per fare il punto della situazione e condividere lo stato di avanzamento dello Studio, che comunque, soprattutto all’inizio, ha avuto diversi problemi organizzativi ed amministrativi, tra i quali la raccolta dei dati e diversi problemi relativi al rispetto della privacy.
Un incontro le cui cronache sono sembrate apparentemente cordiali e positive, fermo poi leggere l’ultimo intervento del Sindaco Ricci, che afferma subito di aver appreso con stupore le dichiarazioni dell’Associazione delle Mamme, proprio in ordine all’incontro avuto pochi giorni fa.
“Lo studio epidemiologico” – è stato proposto dalle Mamme nel novembre 2018. La nostra Amministrazione si è offerta subito di realizzarlo, dando carta bianca all’Associazione: la mia idea era che lo realizzassero loro, noi avremmo trovato il modo di reperire le risorse finanziarie necessarie. Sarebbe stato probabilmente più semplice, perché si sarebbe evitato il rischio di qualche intoppo burocratico”.
Ci attivammo subito, facemmo sedere attorno a un tavolo i Comuni della piana di Venafro, che diedero tutti la propria disponibilità anche a finanziarlo. La Regione decise di finanziare lo studio per intero, concedendo un importo maggiore delle richieste iniziali. È arrivato anche un contributo dal gruppo consiliare regionale del Movimento 5 Stelle. Le Mamme ci proposero il CNR di Pisa per la realizzazione dello studio: detto, fatto”.
Non si ferma qui, Ricci, perché sottolinea come si sia rispettata ogni volontà del CNR riguardo il contenuto dell’accordo di collaborazione scientifica.
Lo studio è in corso, durerà due anni, come indicato dal CNR.
Certo ci sono delle criticità, afferma il Sindaco, sono conosciute da tutti, ma lo studio sta procedendo.
Magari qualche polemica in meno sarebbe auspicabile e aiuterebbe di certo a risolvere i problemi.