Sempre più brutta, sporca e cattiva la situazione dei cittadini molisani, per i quali la Costituzione Italiana, almeno riguardo a numerosi articoli e dunque diritti, non esiste.
Prendiamo la Sanità, beh, ormai sono anni di dolori, molto simili alle grandi piaghe d’Egitto, di cui racconta la Bibbia, piaghe che da queste parti del Molise si traducono nella impossibilità di ricevere una assistenza adeguata alle giuste cure, il diritto alla salute che è stato mandato letteralmente a quel paese.
Non lo diciamo noi, ma lo ribadisce anche l’attuale Commissario ad acta, il generale Angelo Giustini, che ormai quasi quotidianamente, intervenendo un po’ ovunque, torna a ribadire le problematiche immani di questo sistema sanitario, che, ahinoi molisani (o come dicono alcuni “molinsani”) ci ritroviamo.
Corsa contro il tempo, – scrive Giustini in un documento inviato alle redazioni giornalistiche – per evitare la chiusura di reparti nevralgici in cui mancano ortopedici, ginecologi, anestesisti ed infermieri-
Dice anche che con l’arrivo dell’estate la situazione è destinata a peggiorare, però dimentica di aggiungere che la situazione è già immensamente peggiorata, finita nel vortice infernale delle dismissioni di reparti e nelle folgori di tagli, taglioni e taglietti, che hanno determinato una situazione di orrido quotidiano in un percorso di assistenza che mortifica e non poco tanti, troppi cittadini molisani.
Dunque ancora viaggi della speranza, viaggi per trovare cure e magari un po’ di quell’attenzione, che da noi è diventata merce rarissima.
Responsabilità politiche certe, gente che si è presentata come l’unica salvezza e che in poco più di un decennio ha accumulato debiti per oltre 22 milioni di euro.
Giustini racconta di una “inappropriata programmazione sanitaria del passato che ha creato, come conseguenza, concorsi deserti e carenza oggettiva di specialisti”, carenza che, udite udite, “già dal prossimo mercoledì (cioè dopodomani) potrebbe portare alla chiusura dei reparti di ortopedia e traumatologia degli Ospedali di Isernia e di Termoli”.
Ma non solo, il Commissario afferma che potrebbero seguire altre chiusure, altri reparti cancellati, ed altri dolori aggiunti ad altri dolorosissimi affanni.
Per questo si incontrerà, oggi stesso, con i vari dirigenti dei Ministeri della salute, ma anche con quelli del Ministero della Difesa, ai quali chiederà aiuti, a partire dalla disponibilità dei medici militari, che potrebbero magari salvare i nostri eroi molisani, che stanno mostrando, finora, una pazienza senza limiti, confidando ancora in qualcosa che non arriva e che da anni, ormai, fa parte delle promesse assolutamente non mantenute da una classe politica, che, questa si, se viene messa in condizione di non operare, potrebbe rappresentare la novità positiva di questa nostra più che bistrattata regione.