La vicenda non è nuova e sembra davvero lontana da una concreta e definitiva soluzione.
Parliamo dell’adozione dei parchimetri che sono posti, ad Isernia, nei pressi delle strisce blu che delimitano i parcheggi a pagamento.
I dirigenti della Fiadel, dell’Associazione di tutela utenti, l’Associazione antimafia “Antonino Caponnetto” e del Partito Comunista dei Lavoratori avevano già sollevato una serie di critiche, cercando di trovare con il confronto, una soluzione ottimale ed adeguata per tutti, ma è stata subito evidente l’impossibilità a correggere il tiro.
Una situazione che, da parte loro, ha portato a vari esposti alla Magistratura, come l’ultima ulteriore denuncia, depositata, qualche giorno fa, negli uffici della Procura della Repubblica, che intende muoversi nei confronti del Sindaco Giacomo d’Apollonio ed i vertici della Società concessionaria dei parchimetri.
La denuncia entra in merito ad alcune ipotesi di reato, connesse alla omessa ottemperanza delle Sentenze numero 316 e 317, emesse il 3 dicembre dello scorso anno dal Giudice di Pace, appunto di Isernia.
La questione riguarda la non applicazione degli atti comunali istitutivi dei parchimetri, poiché sono stati adottati violando la legge e segnatamente per il mancato rispetto dei parametri prescritti, anche e soprattutto a causa dell’assenza della giusta proporzione tra parcheggi liberi e parcheggi a pagamento nel centro cittadino.
Da qui Fiadel, Associazione Caponnetto e Partito Comunista dei Lavoratori hanno rinnovato la richiesta del sequestro dei dispositivi di parcheggio.