Appello degli ex Consiglieri regionali contro la vendita della Gemelli Molise S.p.A.

Gli ex Consiglieri regionali del Molise, riuniti in una Associazione presieduta da Gaspero Di Lisa, hanno di fatto, attraverso uno specifico documento, voluto rivolgere un appello “alla società civile molisana, al mondo della politica, alle autorità religiose e non ultimo ai vertici nazionali della Cattolica”,  ricordando a tutti “le ragioni storiche che hanno portato alla realizzazione del centro di alta specializzazione a Campobasso, e per difendere e salvaguardare gli obiettivi strategici che consentirono di giungere alla concretizzazione di quella intuizione per fortificare il sistema sanitario regionale”.

Una situazione che oggi, con le varie trasformazioni e la vendita di quella che è diventata la Gemelli Molise S.p.A., rappresenta molti passi indietro, soprattutto del concetto alla base alla sua creazione, quella di salvaguardia di una attenzione alla salute di tutti, in una terra umile e modesta e colma di problemi, ma per questo perfino scelta prioritaria, per la sua necessità di intercettare le giuste attenzioni.

Furono, il documento lo sottolinea, negli ambiti della speranza realizzativa, percorsi di sostegno alla popolazione, che raccontava storie di bisogni sociali e soprattutto economico, storie di persone bisognevoli di cure e di indirizzi e propositi di solidarietà.

Sono “obiettivi ancora attuali, quelli che furono condivisi, non solo dal Pontefice, Giovanni Paolo II, che ne pose la prima pietra, ma anche dalle massime istituzioni nazionali, regionali, provinciali e comunali, oltre che da una vasta parte della struttura socio-economica molisana”.

Attuali anche per il Papa odierno, Francesco, che ha voluto ribadire, nell’ultimo Angelus una sua posizione e visione, che non è nuova, ma che appare nettamente in contrasto con quei vertici che hanno voluto mettere in vendita prima il Fatebenefratelli di Roma ed oggi la Gemelli Molise.

 

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