Nell’ottobre del 2019 era già stato reintegrato nel SUO LAVORO, l’agente di Polizia Penitenziaria, in servizio presso la Casa Circondariale di Campobasso, che, nel gennaio 2019, ripreso da un telefonino, si era reso protagonista di un gesto che lo aveva portato alla ribalta della cronaca regionale e nazionale e per questo sospeso dal suo impegno lavorativo.
Adesso giunge a completa soluzione la sua vicenda personale, che è stata definitivamente archiviata, ottenendo l’ assoluzione attraverso un decreto a firma dell’attuale Capo Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Dino Petralia.
L’agente ottiene così il reintegro giuridico ed economico a partire dal 31 gennaio 2019, data in cui accadde lo spiacevole episodio, procedimento che gli consente di riottenere anche le spettanze sospese.
Del tutto ce ne parla Aldo Di Giacomo, Segretario Nazionale del Sindacato di Polizia Penitenziaria.