La Squadra Mobile di via Tiberio ha eseguito una ordinanza applicativa della misura cautelare in carcere, richiesta dalla Procura della Repubblica, a carico di I. M., di anni 51, residente a Campobasso, resosi responsabile dei reati di stalking, violenza privata, minacce e lesioni aggravate.
La Procura della Repubblica di Campobasso a seguito della denuncia effettuata dalla persona offesa, emetteva a febbraio nei confronti dell’uomo, la misura cautelare del divieto di avvicinamento all’ex convivente. Egli tuttavia, non rassegnato e normalmente alterato del consumo di alcolici, aveva reiterato le condotte moleste verso la ex partner, non solo chiamandola ripetutamente al telefono cellulare, ma anche seguendola in tutti i suoi spostamenti, pedinandola e minacciandola di morte.
La condotta dell’uomo geloso si protraeva dal 2017 e il Questore ha emesso a carico di I. M. un ammonimento al fine di cambiare atteggiamento, pena l’applicazione di più incisive sanzioni. Il GIP del Tribunale ha riqualificato il reato in maltrattamenti in famiglia, consistiti in fatti di lesioni, offese, minacce e violenza personale posti in essere in modo abituale che hanno provocato nella persona offesa uno stato di mortificazione ed un regime di vita vessatorio ed insostenibile. Il motivo di tale condotta, affermata dal GIP, sta nel carattere violento dell’indagato, sia nella volontà della donna di troncare ogni rapporto, cosa che non è risuscita a fare per la paura di subire altre violenze. Pertanto la Squadra Mobile prelevava l’uomo e dava esecuzione alla misura della custodia in carcere, ritenuta l’unica misura, allo stato, adeguata a contenere la condotta illecita di I.M..