“Spalmadebiti”, un nome che è tutto un programma, ma anche e soprattutto una buona notizia per il Molise, perché consente di ripianare, in dieci anni, un debito accumulato negli ultimi 20 e che difficilmente potrebbe essere azzerato senza uno strumento adeguato.
Il debito è rappresentato dal disavanzo, a dire il vero molto forte, di amministrazione, nello specifico il disavanzo pro-capite a fine 2021.
“Spalmadebiti” è il nome popolare che si è voluto appunto dare al decreto, approvato dal Consiglio dei Ministri che permetterà al Molise di ripianare questo disavanzo, attraverso la definizione di quote costanti, che verranno considerate nei dieci successivi esercizi, naturalmente a decorrere dal 2023.
L’iter preliminare è quello di dover, il Consiglio regionale, adottare una delibera specifica con il piano di rientro del disavanzo, che, con il parere dei Revisori dei Conti, individuerà le quote di ripiano.
La possibilità di operare in tal senso ha spinto all’entusiasmo, come dimostra la nota del Presidente Donato Toma, che scrive come ci sia stato un “Grande lavoro e risultato importante per rimettersi in moto. Il Molise potrà finalmente tirarsi fuori dall’attuale situazione di gestione provvisoria. L’auspicato decreto ad hoc per spalmare il forte disavanzo di amministrazione accumulato negli ultimi vent’anni, è adesso realtà grazie ad una misura urgente approvata oggi dal Governo, dopo un lavoro di squadra che ho avviato con un’istanza ufficiale diversi mesi or sono. Il notevole sforzo finanziario profuso dall’amministrazione regionale negli ultimi cinque anni, al fine di riequilibrare i conti in passivo, trova oggi nel governo una sponda importante, opportuna e apprezzabile”.