Due argomenti oggi dal mondo delle tasse, temi trattati dal Centro Studi della CGIA di Mestre nella pillola informativa settimanale del suo Direttore, Paolo Zabeo.
La prima segnalazione è relativa alla facilitazione della compilazione del “Modello 730”, quello che ogni anno bisogna compilare per determinare i redditi personali e stabilire le tassazioni a nostro carico.
Un tempo era estremamente necessario affidarsi ad un Caf, un Centro specializzato di Assistenza Fiscale, oggi è , al contrario, possibile compilarlo a casa.
Potremmo dire “tranquillamente a casa”, anche se bisogna essere attenti, soprattutto nelle parti riguardanti le detrazioni, dove gli errori e dunque i mancati rimborsi economici sono facilmente possibili, visto e considerato le tante norme ed istruzioni contenute nelle 152 pagine allegate al modello vero e proprio, otto pagine in più rispetto al 2023.
Importante dire, però, che quest’anno debutta il 730 semplificato, con le Agenzie delle Entrate che renderanno disponibili ai lavoratori dipendenti e pensionati, in una apposita sezione dell’applicativo web della dichiarazione precompilata, le informazioni in proprio possesso, che, tramite un percorso guidato, potranno essere confermate o modificate.
La seconda segnalazione riguarda un problema assai importante, quello che il sistema delle detrazioni Irpef è un sistema per tanti versi assai perverso, perché di fatto avvantaggia le persone ricche, anziché i meno abbienti.
Esistono ben 625 agevolazioni e sono disponibili 105 miliardi di euro di sconti fiscali.
Meccanismi e risorse assai utili, peccato che il sistema funzioni all’incontrario, con le detrazioni che, attraverso vantaggi fiscali, fanno bene ai ricchi, mortificando concretamente tutti quelli che ricchi non sono.
Scelta giusta ed equilibrata, dunque, sarebbe uno stop agli sconti fiscali e un bel Si ai trasferimenti diretti ai meno abbienti, come suggerisce Paolo Zabeo della CGIA di Mestre.