Non sono semplici rottami, quelli che arrivano a Campobasso, per essere esposti, in una teca di vetro, nei pressi della Prefettura nei giorni di lunedì 10 e martedì 11 ottobre.
Ma sono preziosi perché tra quei rottami, il 23 maggio del 1992, sono morti tre uomini, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro, tre agenti di Polizia, che facevano parte della scorta del giudice Giovanni Falcone, anch’egli perito, con la moglie Francesca Morvillo, nello scoppio di parte dell’autostrada nei pressi dello svincolo di Capaci.
Nell’attentato furono coinvolte tre Fiat Croma blindate, tutte colpite dalla forza devastante di oltre 500 chilogrammi di tritolo, che provocarono anche il ferimento di 23 persone.
Questi resti sono la testimonianza concreta di un attentato contro la legalità e la spinta a continuare a lottare contro le mafie.
Per questo l’Associazione “Condivisa – Sicurezza e Giustizia”, insieme alle Istituzioni, al Comune ed a tante altre Associazioni ha voluto organizzare l’evento, proponendo un insieme di riflessioni, a sostegno dell’impegno quotidiano a difesa della Legalità e della Democrazia.