La giornata mondiale della salute mentale, che si celebra ogni anno il 10 ottobre dal 1992 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, quest’anno ha indicato il tema della salute mentale e del benessere per tutti come una priorità globale, e ricorda ad ognuno di noi che la salute mentale ci riguarda tutti. Disparità, stigma, ritardo e prevenzione sono i temi a cui è necessario puntare per potenziare ulteriormente la rete dei servizi psicologici, che ad oggi risultano inadeguati, sia nei meccanismi organizzativi e sia per le risorse destinate, che risultano ancora troppo poche. La Pandemia ha visto moltiplicarsi anche in Molise i casi di ansia, depressione, disturbi alimentari e disagio psichico tra la popolazione, in particolare anche tra gli adolescenti, registrando un aumento del bisogno e della domanda di assistenza. La Regione Molise è indicata come una delle Regioni che presenta le maggiori criticità nell’attuazione del PANSM – Piano d’Azione Nazionale Salute Mentale (oltre 6 obiettivi programmatori non attuati), con dati inferiori alla media nazionale in riferimento sia alle strutture territoriali, sia al personale e sia alle prestazioni erogate.
Per Cittadinanzattiva Molise c’è bisogno di uno sforzo importante di Coordinamento delle diverse iniziative e di una visione strategica unitaria per un cambiamento reale sul territorio.
Quello che manca nel Molise è una forte integrazione nella comunità sul tema della salute mentale, quello che manca è una cultura solidale ed empatica della comunità verso la salute mentale, quello che manca sono le politiche coraggiose e responsabili rivolte alla salute mentale per sviluppare una comunità oltre che consapevole, unitaria e solidale al tema, come bene collettivo.
La salute mentale è una componente essenziale della capacità di resilienza della comunità. Solo politiche coraggiose che sappiano ripetere tutte quelle buone pratiche già sperimentate in alcuni territori, saranno il valore per una comunità all’insegna della massima integrazione e flessibilità d’intervento dei servizi sanitari e sociali.
Come per esempio il Budget di salute, che noi, con forza, promuoviamo la sua normazione. Uno strumento innovativo di integrazione che sviluppa percorsi personalizzati, e che punta a mettere le persone al centro delle strategie di intervento, e non la loro patologia in quanto tale. La Raccomandazione n.1 richiama l’urgenza della normazione, anche alla luce delle linee programmatiche per dare uniformità sull’intero territorio nazionale.