Gli autovelox sulle principali strade e fondo valli del Molise sono stati istituiti più per incrementare le casse vuote delle amministrazioni locali che per finalità di sicurezza degli automobilisti sulla rete viaria. Una richiesta rivolta a Giuseppe Montella, prefetto di Isernia, è stata inviata dai responsabili del Partito Comunista dei Lavoratori del Molise.
Il movimento politico non lascia spazio a diverse interpretazioni: i dispositivi ai lati delle carreggiate sono utilizzati nelle 2 province in maniera abnorme. Il Partito intende verificare la correttezza del Decreto di fine marzo sotto il profilo della legittimità amministrativa, l’incidentalità, il volume del traffico, ma soprattutto l’omologazione delle numerose strumentazioni che la Prefettura di Isernia ancora non pubblica ufficialmente.
Appaiono decisamente esagerate le statali in Alto Molise individuate per la sistemazione degli autovelox, 14 in totale: tra le richieste di installazione arrivate al Palazzo del Governo di via Kennedy quelle che ricadono a Macchia d’Isernia, Pettoranello, Forlì del Sannio, Rocchetta al Volturno, Cantalupo, Montaquila, Rionero Sannitico, Sesto Campano e Venafro.