Si torna a parlare, in Molise, del Parco del Matese e lo si fa da parte soprattutto dei consiglieri regionali di opposizione, che, con varie motivazioni si rivolgono al Presidente Donato Toma per conoscere a che punto è il percorso istitutivo.
Il primo è Angelo Primiani, del Gruppo del Movimento 5 Stelle, che afferma letteralmente come “l’istituzione del Parco del Matese rappresenta un’imperdibile occasione di sviluppo socio-economico per una vasta area del territorio molisano che sta soffrendo la crisi come non mai”.
Sottolinea anche come vada ricordata la scelta del Ministero dell’Ambiente, nel Piano Nazionale per la Biodiversità, quando ha individuato il Matese come Area Prioritaria per la conservazione della Biodiversità nell’Ecoregione Mediterraneo Centrale.
Primiani è molto chiaro e spiega il suo intervento: “ nonostante siano passati quattro anni dall’istituzione normativa del Parco, ci troviamo ancora oggi a parlare di perimetrazione. La Regione è andata dritta con l’elaborazione di una perimetrazione risultata in forte contrasto con le proposte dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, che ha chiesto di apportare alcune modifiche”.
Più o meno stesse obiezioni anche da parte di Micaela Fanelli, del Gruppo del Partito Democratico, che, insieme a Primiani ha presentato una specifica interrogazione.
Nella condivisione piena delle critiche e delle obiezioni, resta la sua posizione ferma sull’essere al fianco dei cittadini del Matese, anche in vista del Consiglio comunale di Bojano, previsto per il prossimo 29 gennaio, che affronterà la questione, continuando a sostenere tutti gli amministratori, le associazioni, i partiti, i movimenti, i cittadini che da tempo rivendicano la sede del parco in territorio molisano.
“Perché l’occasione è storica e a portata di mano” -afferma – “E non dobbiamo sciuparla”.