Continuano i malumori verso la realizzazione della produzione di biometano tra Agnone e Belmonte del Sannio. La questione da diverse settimane sta destando molte polemiche e diverse preoccupazioni circa la possibile realizzazione di un impianto per la produzione di biometano, ottenuto dalla raffinazione di biogas.
Ad intervenire Legambiente che intende sottolineare come una buona pianificazione e il coinvolgimento dei cittadini siano la chiave per lo sviluppo degli impianti del Paese, dove dal 2018 è possibile immettere in rete questo combustibile prodotto da rifiuti urbani, scarti agroalimentari, fanghi di depurazione e discariche esaurite.
“Ci teniamo a precisare – dichiara in ultimo Legambiente– che siamo a favore della produzione di biometano. Ci piacciono gli impianti a servizio del territorio. Non siamo però a favore –- di impianti che non rispettano questa premessa, come quello di cui si sta discutendo tra Belmonte ed Agnone. Un installazione chiaramente sovradimensionata che non dà alcuna garanzia di indotto, poco conveniente anche dal punto di vista della sostenibilità ambientale, considerato che il ciclo di produzione è basato sul reperimento della maggior parte della materia prima da avviare a digestione da territori ben distanti dall’alto Molise.