Giunti ormai alla fine di agosto, le aziende agricole si stanno preparando per la vendemmia, prevista genericamente nei mesi di settembre ed ottobre, a seconda delle varietà di uva e dei territori di coltivazione.
Si sta rivelando un’annata agricola difficile quella del 2023: le condizioni meteo di quest’anno, che, come è ormai chiaro, alternano lunghi periodi di mal tempo ad ondate di calore, stanno danneggiando le coltivazioni, in particolare i vigneti.
Complice certamente il cambiamento climatico dovuto al surriscaldamento globale, che sta avvenendo a causa delle emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera.
La produzione, nel centro sud Italia, risulta decisamente compromessa. In Molise, stando alle attuali stime, si prevede un calo del raccolto di oltre il 60 %. Situazione difficile anche nella vicina regione dell’Abruzzo, dove si attende un calo tra il 30 e il 40 %. A rischio la produzione dei vini più rappresentativi della zona, il Trebbiano e il Montepulciano.
Per affrontare le crescenti difficoltà legate al clima è necessario investire nella ricerca, per individuare le varietà vegetali più resistenti agli sbalzi termici e all’umidità; nel frattempo, resta valido il tentativo di adottare stili di vita più sostenibili, riducendo le emissioni di Co2 per contrastare lo sviluppo di fenomeni climatici anomali.