Camera iperbarica molisana a rischio chiusura, oggi un presidio a Larino

Trasferita il 5 Maggio 2019 dal vecchio al “nuovo” ormai ex-ospedale Vietri, con una spesa superiore ai 200mila euro, la Camera Iperbarica Molisana oggi rischia di essere chiusa.

 

In relazione al Covid-19, dove i problemi fondamentali nel paziente sono la marcata ipossiemia e l’esagerata risposta infiammatoria, l’Ossigeno-terapia Iperbarica ha la capacità di aumentare fortemente le concentrazioni di ossigeno nel corpo, tanto da correggere le carenze e contrastare la stessa infiammazione e lo stress ossidativo, favorendo la riparazione tissutale e reclutando le cellule staminali midollari.

 

Pochi i dubbi sulla utilità della camera iperbarica per contrastare il Covid-19 in fase acuta, ma anche dopo la guarigione clinica, per 6 mesi, nel 60% dei pazienti ospedalizzati,  persiste una sintomatologia invalidante caratterizzata da fatica, debolezza muscolare, affanno, ansia, disturbi del sonno, difficoltà di concentrazione e di attenzione. Per questo tipo di pazienti non esistono ancora terapie utili ad accelerare la ripresa. Al Centro iperbarico di Bologna, però, su tali soggetti si utilizza quotidianamente l’OTI, con risultati incoraggianti.

Resta quindi l’interrogativo: perché chiudere una efficientissima Camera Iperbarica nella struttura frentana dove sono stati predisposti 25 posti di riabilitazione post-Covid19.

A tal propositi, nel pomeriggio, alle ore 17, previsto un presidio dinanzi il nosocomio larinese.

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