L’acqua è finalmente tornata potabile in tutto il capoluogo ma non è detto che l’emergenza sia terminata. Non è da escludere, infatti, che con il tempo possa tornare a presentarsi il problema della contaminazione.
Sembrerebbe che il nodo di quanto accaduto risieda nelle continue chiusure notturne che sono durate diversi mesi a Campobasso ma anche in diversi altri paesi della regione.
Un periodo a dir poco complicato per i cittadini e per le attività commerciali in particolare bar e ristoranti che hanno dovuto fronteggiare i disagi causati dalle limitazioni.
L’ipotesi maggiormente in piedi resta, appunto, quella che le continue chiusure abbiano compromesso la conformità delle risorse idriche che, ricordiamo, presentavano un odore di solventi in particolare nel centro storico di Campobasso.
Da qualche giorno a questa parte la sindaca Marialuisa Forte, su indicazione del dipartimento di prevenzione dell’Asrem, ha revocato l’ordinanza di divieto di uso dell’acqua. Ma, ciononostante, l’Arpa procederà in questi giorni ad effettuare nuovi controlli nei punti di prelievo Cese Basso, centro e via Petitti.
Questo, per monitorare appieno la situazione poiché, ripetiamo, il fenomeno della contaminazione da idrocarburi leggeri potrebbe presentarsi ancora una volta.
L’auspicio, intanto, è quello che l’andamento di risalita del livello delle sorgenti del Matese – che rappresentano la principale risorsa idrica della regione – prosegua.
Secondo quanto detto da Molise acqua la situazione appare in netto miglioramento a seguito delle precipitazioni, in particolare quelle nevose. Ma, al di là di questo, è fondamentale l’intervento che preveda investimenti sulle infrastrutture per assicurarsi acqua durante i periodi di siccità.