Carenza di personale nei servizi sociali del Molise. Chieste azioni celeri

Carenza di personale all’interno dei settori dedicati al sociale e figure specializzate in balia del precariato o in attesa di una qualsiasi assunzione. E’ questa la critica situazione che regna nel settore in Molise. A rimetterci, non solo assistenti di categoria A, B e figure professionali inerenti, ma anche tutti quei cittadini in situazioni di bisogno, che ad oggi si ritrovano a dover fare i conti da soli.

 

I servizi sociali, inseriti all’interno dei Lea, sono essenziali al fine di poter avere una situazione civica decorosa.

Ora è il momento di assumere assistenti sociali negli Ambiti Sociali. I fondi ci sarebbero e le opposizioni in Consiglio regionale alzano i toni e chiedono chiarezza.

Nella Legge di Bilancio 2021 è stato introdotto un livello essenziale delle prestazioni di assistenza sociale definito da un operatore ogni 6.500 abitanti e un ulteriore obiettivo di servizio definito da un operatore ogni 4.000 abitanti.

All’atto pratico però la norma si era bloccata davanti al patto di stabilitàà e agli ostacoli alle assunzioni.

 

Ora nella Legge del 2022 sono stati apportati i giusti correttivi. I vari ambiti territoriali italiani e molisani, da qui al 2026, dovranno raggiungere prima la soglia di un assistente sociale ogni 6.500 abitanti e quindi tendere ad uno ogni 4.000 attingendo al Fondo di Solidarietàà Comunale ed al fondo povertàà, entrambi garantiti dallo Stato.

Per la Regione si tratta di circa 46 assistenti sociali da stabilizzare o assumere come primo step per poi raggiungere il numero di 75 professionisti.  Comuni e Ambiti potranno così dotarsi del personale necessario per accogliere la sfida del PNRR.

Gli assistenti sociali svolgono un lavoro fondamentale, eppure la maggioranza di loro ha un contratto precario o quanto meno un vissuto precario del loro lavoro.

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