Si chiude la vicenda Don Marino con il trasferimento all’interno del penitenziario di Rebibbia a Roma. L’ex parroco di Portocannone dovrà scontare la sua pena di 4 anni e dieci mesi per via degli abusi commessi nei confronti di Giada Vitale, una molisana che all’epoca dei fatti aveva 13 anni.
A trasferirlo in carcere sono stati i carabinieri su mandato della Procura generale dopo che la Corte di Cassazione penale ha rigettato il ricorso presentato dal Procuratore generale e dall’imputato. Il procuratore generale presso la Corte di Appello, Fioretti, aveva chiesto di annullare la sentenza.
Nei prossimi giorni è attesa anche la risposta del Ministero della Giustizia all’interrogazione presentata dalle parlamentari Ascari e Testamento.