Sulla nomina di Vincenzo Niro a sottosegretario della Giunta Regionale di centro-destra le minoranze nell’aula di via 4 Novembre sono quantomeno perplesse. In un periodo nel quale il bilancio regionale di previsione non ancora è stato approvato, e siamo agli sgoccioli dell’anno, e con le casse miseramente a secco, aumentare le spese di segreteria per il neo sottosegretario Niro appare proprio un eccesso del quale se ne poteva fare a meno.
Anzi in Molise ci potrebbe essere nel prossimo futuro non un sottosegretario, ma la possibilità che il governo Roberti nomini un’altra figura all’interno dell’Esecutivo di maggioranza a Palazzo Vitale, come nel caso della Regione Calabria, che però conta rispetto al piccolo Molise quasi 2 milioni di abitanti.
Vincenzo Niro ad ora pur non avendo ottenuto deleghe specifiche potrà contare sulla rappresentanza istituzionale e soprattutto la facoltà di partecipare alle riunioni di Giunta, in via Genova, senza diritto di voto. Parla di restaurazione il centro-sinistra, vale a dire il ristabilimento del potere politico e amministrativo della cosa pubblica nelle mani di chi il potere lo ha avuto per molti anni.