Martedi 8 della settimana prossima a Palazzo D’Aimmo del capoluogo è stato convocato un consiglio regionale monotematico con all’ordine del giorno lo stato del servizio idrico integrato e la situazione finanziaria dell’Azienda Molise Acque e GRIM.
L’assemblea richiesta dalle minoranze di centro-sinistra dovrà affrontare pure gli attuali disagi del sistema idrico delle 2 province. Dopo le stagioni primaverile ed estiva praticamente all’asciutto la parola d’ordine è evitare le dispersioni idriche.
Per fare ciò la prima misura utile dovrà essere quella di chiudere i serbatoi di tutti i 136 comuni della regione nelle ore della notte per razionalizzare un bene sempre più prezioso e a rischio. Infatti il prolungarsi dello stato di siccità ha ridotto di molto le portate di acqua sin dalle sorgenti, a monte, obbligatoria quindi una gestione politica mirata attraverso chiusure delle reti comunali programmate durante la notte.
Campobasso, Bojano e Venafro sono solo alcuni dei centri del Molise dove la dispersione idrica si aggira sul 60% per reti colabrodo e vetuste. L’ultimo tavolo tecnico ha messo poi in evidenza che gli accordi con le regioni Puglia e Campania prevedono che, in caso di ridotta portata idrica, si proceda a una razionalizzazione proporzionale dell’acqua. Venerdi 11 ci sarà un nuovo confronto sulla crisi idrica in Molise. Ma intanto il malcontento dei cittadini sale giorno dopo giorno.