“Attraverso la nostra Agenzia nazionale di valutazione civica, che si occupa di monitorare e valutare i servizi pubblici, tra cui quelli legati alla salute, rispetto a quanto rispondono ai bisogni dei cittadini in termini di qualità e garanzia dei diritti, già da anni abbiamo denunciato le difficoltà dei cittadini molisani nell’accesso alle prestazioni sanitarie, anche a causa della mancata erogazione dei LEA. Nell’ultimo nostro Rapporto con i dati del Molise, presentato alla struttura commissariale a giugno 2022, abbiamo evidenziato oltre alle difficoltà di accesso ai servizi essenziali, l’annoso problema del sistema CUP, che ad esempio ancora oggi non consente la prenotazione con codice Urgente che obbligherebbe l’erogazione della prestazione entro le 72 ore; il tema della salute mentale che vede inadempiente la regione Molise in sei obiettivi programmatori, previsti dal Piano Nazionale della Salute mentale; una situazione molto critica e sconfortante anche sull’esito delle verifiche relative ai percorsi di tutela per arginare il fenomeno delle liste bloccate, che non risulta essere stata attivata in Molise; la mancata riforma della Rete ospedaliera. Sono queste alcune delle tematiche affrontate, affiancate da un nostro documento di proposte sulla riforma territoriale, coerente con i bisogni dei cittadini”, dichiara Jula Papa, segretaria regionale di Cittadinanzattiva Molise.
“Poiché non si è intervenuti negli anni in maniera sistemica nei settori principali, ora ci ritroviamo con un indebolimento dell’intero servizio sanitario regionale, che di fatto priva i cittadini del diritto alla cura, con rischi ancora più pesanti indotti dalla pericolosa riforma sul “regionalismo asimmetrico”.
“Siamo ormai in uno stato evidente di emergenza sanitaria, che solo attraverso l’universalità del sistema sanitario nazionale può garantire l’unità del paese nella garanzia dei diritti dei propri cittadini. Per questo siamo a fianco della protesta dei sindaci che domani incontreranno il Ministro Schillaci”, conclude Jula Papa.
Cittadinanzattiva ha già avviato al livello nazionale una mobilitazione permanente a difesa del Servizio Sanitario e dei diritti dei cittadini alla salute pubblica incominciando proprio dai Livelli essenziali di assistenza. È stata infatti inviata nei giorni scorsi una diffida formale a Stato e Regioni affinché convochino entro 7 giorni la Conferenza Stato-Regioni per la discussione dell’intesa sul Decreto tariffe. Una mobilitazione che vede coinvolte anche le associazioni che rappresentano alcune categorie di pazienti maggiormente danneggiate dal mancato aggiornamento dei LEA. La mancata approvazione del Decreto tariffe, oltre ad impedire l’entrata in vigore dei LEA del 2017 e di quelli ulteriormente aggiornabili, rischia di pesare nella definizione al ribasso dei Livelli essenziali di prestazione (c.d. LEP) previsti dal nuovo Disegno di Legge sul “regionalismo asimmetrico”.