E’ crisi nera per il commercio molisano che, dopo il fermo coronavirus, fa fatica a ripartire. Il quadro economico fotografato dal rapporto annuale della Banca d’Italia, evidenzia un rallentamento nei servizi e questo, anche per effetto dell’indebolimento dei consumi nel comparto del commercio, che ha segnato, in particolare, le attività legate all’abbigliamento e agli accessori, tra quelle più esposte agli effetti delle misure di contenimento della pandemia.
Riguardo a tale situazione, il presidente di Confcommercio Paolo Spina ha ribadito, che dopo questa crisi, nemmeno i saldi potranno aiutare i commercianti nella ripresa.
Al momento servono misure capaci di venire in contro alle esigenze dei cittadini, come la riduzione di varie tariffe, da quelle dei parcheggi, ai tributi. In particolar modo, Spina si rivolge al sindaco di Campobasso Roberto Gravina, per rivedere molte situazioni. La conclusione del periodo di smart working da parte dei numerosi dipendenti degli enti pubblici e il loro futuro ritorno nelle sedi fisiche inoltre – sostiene Spina – non potrà controbilanciare, la mancata frequentazione nei negozi e delle attività del centro città avvenuta in questi mesi.
Tra l’altro, da parte degli esercenti del capoluogo, è stata denunciata la quasi assenza dei servizi di trasporto urbano ed extraurbano, che limita la normale mobilità dei molisani creando così ulteriori danni al sistema economico.